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Calazio

Cos’è il calazio

Il calazio è una patologia oculare piuttosto comune e si presenta solitamente come una piccola “pallina”, talora con una punta bianca, localizzata sulla palpebra superiore o inferiore, visibile ad occhio nudo oppure percepibile al tatto.

Si tratta di un’infiammazione delle ghiandole di Meibomio, che si trovano all’interno della palpebra e hanno la funzione di contribuire alla produzione delle lacrime secernendo una sostanza grassa.

Il calazio può presentare alcuni sintomi che variano a seconda della gravità dell’infiammazione, come per esempio:

  • gonfiore della palpebra;
  • visione annebbiata;
  • rossore dell’occhio;
  • diminuzione dell’apertura delle palpebre;
  • fastidio provocato dalla luce (fotofobia).

Generalmente il calazio non è doloroso, a meno che non diventi molto grande e particolarmente infiammato.

Non è ancora stata individuata una causa specifica all'origine del calazio, ma la sua comparsa può essere favorita da una dieta poco sana (ricca di insaccati, formaggi, dolciumi, ecc.) o, soprattutto nei bambini, da difetti visivi non corretti.

Inoltre, si è osservato che la probabilità di sviluppare un calazio aumenta per le persone con problemi alle palpebre (come le blefariti) o dermatologici (come l’acne rosacea o l’eczema della pelle).

Nelle persone predisposte, un calazio può anche essere ricorrente e presentarsi contemporaneamente ad altri calazi (calaziosi).

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Immagine patologia

Diagnosi

Se si sospetta la presenza di un calazio, si consiglia di rivolgersi per una diagnosi al medico di base o a un medico specialista, l’oculista, che potrà indicare la strada migliore da intraprendere.

Nello stadio iniziale, il calazio potrebbe essere confuso con l'orzaiolo: a differenza di quest'ultimo, però, il calazio inizialmente non è doloroso.

Cura

In alcuni casi il calazio può risolversi spontaneamente nel giro di qualche settimana, senza bisogno di ricorrere ad alcun trattamento.

Per aiutare il drenaggio della ghiandola ostruita e favorire la guarigione, si possono effettuare più volte al giorno degli impacchi caldo-umidi con un batuffolo di ovatta imbevuto di acqua tiepida o con apposite salviette riscaldabili presenti in commercio, applicando un leggero massaggio per 5-10 minuti. In ogni caso, è importante non spremere mai il calazio né strofinare la palpebra con violenza.

Se il calazio non guarisce da solo, il medico potrebbe prescrivere pomate o colliri a base di antibiotici e cortisone. In caso di calaziosi, una volta esclusi o corretti eventuali difetti della vista, può essere utile associare una dieta sana e l’assunzione di fermenti lattici.

Il trattamento chirurgico, effettuato da un chirurgo oculista, è consigliato solo in alcuni particolari casi.