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Dry-eye

Cos’è il dry-eye

La sindrome dell’occhio secco (o dry-eye) è una patologia multifattoriale della superficie oculare, in particolare del film lacrimale. È caratterizzata da alterata composizione delle lacrime, infiammazione e sofferenza delle strutture superficiali dell’occhio (cornea, congiuntiva e palpebre) e da anomalie neurosensoriali. Può avere impatto sulla qualità della vita delle persone, causando discomfort oculare e disturbi visivi, con sintomi che possono ostacolare le attività quotidiane. I sintomi più frequenti sono:

  • fastidio alla luce (fotofobia) e bruciore oculare;
  • sensazione di corpo estraneo;
  • annebbiamento visivo;
  • difficoltà ad aprire gli occhi al risveglio;
  • dolore (nei casi più gravi)

Arrossamento, ipersecrezione mucosa, sofferenza dell’epitelio corneo-congiuntivale sono i segni clinici che spesso accompagnano tali sintomi.

La sindrome da occhio secco (dry-eye) può essere dovuta a cause “estrinseche” (ad esempio l’esposizione ad aria secca e polverosa) oppure a condizioni “intrinseche” (ad esempio disfunzioni delle ghiandole lacrimali). I principali fattori di rischio della sindrome dell’occhio secco sono:

  • età (l’invecchiamento porta ad atrofizzazione progressiva delle ghiandole lacrimali);
  • sesso (maggiore incidenza in donne tra 40 e 60 anni per squilibri ormonali connessi alla menopausa);
  • uso prolungato di alcuni farmaci (ormoni, immunosoppressori, antistaminici, antipertensivi, antidepressivi);
  • fattori climatici ed ambientali (aria condizionata, clima secco, vento, fumo e smog);
  • uso prolungato di dispositivi come computer, tablet, televisione;
  • uso eccessivo e prolungato delle lenti a contatto;
  • carenze nutrizionali (deficit di vitamina A).
Idroflog Dry-eye Oftaial-Plus
Immagine patologia

Diagnosi

La diagnosi di dry-eye avviene tramite la visita oculistica, durante la quale il medico effettuerà tutti i test necessari per valutare la situazione e impostare la migliore terapia.

Solitamente, lo studio del film lacrimale viene effettuato dallo specialista attraverso un’analisi quantitativa della lacrima prodotta (test di Schirmer) e un’analisi qualitativa (test di rottura del film lacrimale - BUT).
La sofferenza della cornea e della congiuntiva può essere evidenziata con specifici coloranti di uso comune per l’oculista (Fluoresceina e Verde di Lissamina).

Cura

Il trattamento per la sindrome dell’occhio secco (dry-eye) prevede differenti terapie in base alle cause e alla tipologia del disturbo.

Generalmente, il trattamento prevede l’uso di colliri o gel lubrificanti con composizione simile alle lacrime (dette appunto “lacrime artificiali”) che aiutino l’occhio a mantenersi umido e pulito. È sconsigliata l’autoprescrizione di questi prodotti, mentre si raccomanda una visita specialistica da parte di un medico oculista per un corretto inquadramento diagnostico della condizione patologica e per l’impostazione della terapia più opportuna.

In alcuni casi possono essere prescritte delle lenti a contatto protettive per proteggere l’occhio dallo sfregamento con la palpebra. In casi particolari, lo specialista può invece suggerire di intervenire chirurgicamente.

In generale, per prevenire la secchezza oculare (o per attenuarne i sintomi) è importante tenere l’ambiente pulito ed umidificato, evitare di fumare, seguire una dieta sana, bere molta acqua e fare pause cicliche quando si trascorre tanto tempo davanti a uno schermo.